Se vi è qualcuno schiavo del peccato, si disponga per mezzo della fede a rinascere libero nell’adozione filiale. E dopo aver abbandonato la pessima schiavitù dei peccati e aver conseguita la beata schiavitù del Signore, sia stimato meritevole di ottenere l’eredità del regno celeste. Per mezzo della conversione spogliatevi dell’uomo vecchio che si corrompe dietro i desideri ingannatori, per rivestire l’uomo nuovo che si rinnova conforme alla conoscenza di colui che lo ha creato. Acquistate attraverso la fede il pegno dello Spirito Santo, perché possiate essere accolti nelle dimore eterne. Accostatevi al mistico contrassegno, perché vi si possa distinguere bene fra tutti. Siate annoverati nel gregge di Cristo, santo e ben ordinato, così che posti un giorno alla sua destra possiate ottenere la vita preparata come vostra eredità.
Quelli infatti ai quali rimane ancora attaccata, come fosse una pelle, la ruvidezza dei peccati, prendono posto alla sinistra, per il fatto che non si sono accostati alla grazia di Dio, che viene concessa, per Cristo, nel lavacro di rigenerazione. Certamente non parlo della rigenerazione dei corpi, ma della rinnovata nascita dell’anima. I corpi infatti sono generati per mezzo dei genitori visibili, le anime invece vengono rigenerate attraverso la fede, e infatti: «Lo Spirito soffia dove vuole». Allora, se ne risulterai degno, potrai sentirti dire: «Bene, servo buono e fedele» (Mt 25, 23), sempre che tu sia trovato esente nella coscienza da ogni impurità e simulazione.
Se dunque qualcuno dei presenti pensa di tentare la grazia di Dio, si inganna da se stesso, e ignora il valore delle cose. Procurati, o uomo, un’anima sincera e priva di inganno, per colui che scruta mente e cuore.
Il tempo presente è tempo di conversione. Confessa ciò che hai commesso sia con la parola che con l’azione, sia di notte che di giorno. Convèrtiti nel tempo favorevole, e nel giorno della salvezza accogli il tesoro celeste.
Ripulisci la tua anfora, perché accolga la grazia in misura più abbondante; infatti la remissione dei peccati viene data a tutti egualmente, invece la partecipazione dello Spirito Santo viene concessa in proporzione della fede di ciascuno. Se hai lavorato poco, riceverai poco, se invece avrai fatto molto, molta sarà la mercede. Quanto fai, lo fai per il tuo bene. È nel tuo interesse considerare e fare ciò che ti conviene.
Se hai qualcosa contro qualcuno, perdona. Se ti accosti per ricevere il perdono dei peccati, è necessario che anche tu perdoni a chi ha peccato.
San Cirillo di Gerusalemme, vescovo