Giacendo a lungo in uno stato di malattia, nell’anno 1170 dell’incarnazione del Signore, essendo vigile nel corpo e nell’anima, vidi una bellissima immagine che aveva l’aspetto femminile, tanto soave e deliziosa, con una bellezza tale che nessuna mente umana avrebbe potuto comprendere e con una statura tale che dalla terra raggiungeva il cielo.
Inoltre il suo volto rifulse di splendida luce e il suo occhio guardò al cielo. Era rivestita di una veste candidissima di seta bianca ed avvolta in un mantello adornato di pietre preziosissime, e cioè di smeraldo, zaffiro, perle e gemme, avendo dei calzari ai piedi di onice. Ma il suo volto era cosparso di povere, la veste era stata strappata sul lato destro, il suo elegante mantello aveva perso la sua bellezza e i suoi calzari si erano anneriti.
E nell’alto del cielo gridava a gran voce e triste, dicendo: «Guarda, o cielo, il mio volto è stato imbrattato; e tu, terra, piangi perché la mia veste è stata strappata; e tu, abisso, trema perché i miei calzari si sono anneriti. E poi diceva: Io rimasi nascosta nel seno del Padre, finché il Figlio dell’Uomo, che è stato concepito ed è nato in maniera verginale, ha effuso il suo sangue e con il suo sangue mi ha sposato ed avuto in dote».
Infatti i segni delle ferite del mio sposo di recente si sono dischiuse, finché saranno aperte le ferite dei peccati degli uomini. I sacerdoti che avrebbero dovuto rendermi candida e servire nella purezza contaminano queste stesse ferite di Cristo, passando da una chiesa all’altra per la loro eccessiva avidità. E con ciò logorano la mia veste poiché prevaricano la Legge, il Vangelo e il proprio sacerdozio ed imbrattano il mio mantello perché non osservano affatto i precetti istituiti per loro, infatti non li osservano con buona volontà e perfettamente nell’astinenza, come indica lo smeraldo, né nell’elargizione delle elemosine, come simboleggia lo zaffiro, né in tutte le altre opere buone e giuste (con cui Dio viene onorato attraverso il simbolo degli altri tipi di gemme). Inoltre imbrattano anche al di sopra i miei calzari, perché essi non seguono la rettitudine né i sentieri aspri e duri della giustizia, né danno il buon esempio ai loro fedeli, pur avendo io al di sotto dei miei calzari, per così dire in un luogo recondito, il candore della verità in alcuni dei miei fedeli.
Ed udii una voce dal cielo che diceva: «Questa immagine designa la Chiesa. Perciò tu, uomo, che vedi queste cose e ascolti i suoi lamenti, riferiscile ai sacerdoti che sono stati ordinati e costituiti per reggere ed insegnare al popolo di Dio ed ai quali con gli apostoli è stato detto: Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura»

Dalle Epistole di S. Ildegarda vergine e dottore della Chiesa