Sant'Ambrogio, vescovo
Oggi patrono di Milano, Sant’Ambrogio vescovo nel IV secolo, è stato uno dei padri della chiesa Cattolica d’Occidente e Dottore della Chiesa insieme a San Girolamo, Sant’Agostino, San Gregorio Magno.
Di famiglia nobile (gens Aurelia / il padre prefetto del Pretore delle Gallia) fu un grande pacificatore del suo turbolento tempo, menzionato anche da San Gregorio Magno nel ‘600). Erano gli anni dell’editto di Tessalonica emesso dagli imperatori Teodosio, Graziano e Valentiniano II.
Sant’Ambrogio ha combattuto con forza l’Arianesimo e fu sensibile a tutte le povertà della sua diocesi, donando tutti i suoi averi ai bisognosi.
Il vescovo Ambrosio scrisse molte opere sulla morale e l’ascetica, scritti che incisero molto nella società del tempo, ma che ancor oggi formano coscienze di ogni età.
Sant’Ambrogio curò in modo particolare la Liturgia, lasciando una forte eredità denominata Rito Ambrosiano. Le preghiere, il canto, la salmodia sono specifiche della Chiesa Ambrosiana di Milano ancor oggi.
Sant’Agostino deve la sua conversione dal paganesimo proprio al vescovo Ambrogio: rimase folgorato dalla sua retorica nelle sue omelie (proprio lui, Agostino, maestro di retorica pagana).
Si possono venerare le spoglie di San’Ambrogio in Milano nella Basilica che porta il suo nome.
La sua festa ricorre il 7 dicembre di ogni anno.