Preghiera a Sant'Atanasio


Santo vescovo Atanasio, roccia fortificata per la fede, difensore imbattibile della Santa Trinità, della divinità e consustanzialità di Gesù Cristo con il Padre, accresci la nostra fede, rendila roccia indistruttibile fino al momento della visione di Dio.
Sicuri della tua intercessione presso la Santissima Trinità, ti chiediamo la grazia ...

Pater Ave Gloria

Sant’Atanasio, vescovo

Sant’Atanasio di Alessandria d’Egitto vescovo, è presente nel calendario di tutte le chiese cristiane e nella chiesa cattolica è onorato del titolo di Dottore.
Sant’Atanasio teologo è stato l’ottavo papa della chiesa copta per quasi 50 anni e annoverato ‘Grande’ dalla Chiesa d’Oriente insieme a San’Antonio Abate, San Fabio e San Basilio.
Di famiglia cristiana, nato al tempo della persecuzione dell’imperatore Diocleziano nel  293, Sant’Atanasio fu formato teologicamente dal rettore della scuola catechistica di Alessandria e avviato alla vita monastica nel deserto dove conobbe San’Antonio che fu sua guida spirituale: a Sant’Atanasio si attribuisce il merito di averci trasmesso la storia e testimonianza della vita monastica di San’Antonio (‘Vita di Antonio’) e della sua comunità monastica.
Fu successivamente chiamato dalla Chiesa di Alessandria per combattere l’arianesimo e difendere la fede trinitaria nelle tre divine Persone Padre Figlio Spirito Santo, ovvero a contrastare il presbitero Ario che sosteneva che Gesù fosse creato invece che generato e consustanziale al Padre.
Partecipò al primo Concilio di Nocera del 325 chiesto dall’imperatore Costantino per chiarire la questione di Ario. Nel 328 fu acclamato vescovo di Alessandria. Ma la sua carica vescovile è stata più volte sospesa da espulsioni per l'esilio imposte da vari imperatori più o meno filo ariani: anche nei periodi d’esilio il santo teologo Atanasio non ha interrotto la sua attività pastorale.
Sant’Atanasio scrisse le sue opera in lingua copta, sempre a contenuto cristologico, nutrito da conoscenze e testimonianze di un vissuto drammatico: il martirio di tantissimi cristiani colpiti dalle persecuzioni di Diocleziano.
Nel 373 morì: la sua salma è in Egitto nella cattedrale ortodossa copta di San Marco.